’89 domande a Francesco De Leo – Cantautore
Nome? Francesco (@de__leo__).
Età? 21/02/1991.
Che lavoro fai? Musicista / autore / producer.
Chi è la persona con cui sei più legato nel mondo della musica? Lorella Cuccarini.
A te piacerebbe suonare a Sanremo? Mah, perché no? In futuro non lo escludo, anche come autore magari.
Se ci dovessi andare di chi faresti la cover? E con chi faresti il duetto? “Festival” di De Gregori in feat con Madame.
Una canzone che avresti voluto scrivere tu? “Piccole Anime” o “Hotel Plaza” di Faust’o, ma anche “Pensiero Stupendo” di Fossati, “Good Good-Bye” di Giuni Russo ecc.. Mi piace un casino anche “Wuthering Heights” di Kate Bush (LOL).
Se potessi comporre la miglior band di oggi chi ci sarebbe? Macaulay Culkin, Chiara Ferragni, Grimes, Roberto Mancini.
Se potessi essere il protagonista di un film quale sceglieresti? Uno qualsiasi di Harmony Korine.
Se potessi scegliere in che epoca preferiresti vivere? In The Boomer Age tutta la vita, a cavallo tra i ’70 e gli ’80 probabilmente.
Se potessi passare una giornata con un personaggio storico chi sceglieresti? Winston Churchill, per fare due acquarelli con lui.
Se dovessi scegliere un musicista che facesse una cover di una tua canzone chi sceglieresti? Myss Keta prod by Peggy Gou.
La tua canzone di cui vai più fiero? “Muse”.
Il posto più bello in cui hai suonato? Credo il Lucca Summer Festival nel 2019 in apertura a Calcutta. Pochi giorni prima sullo stesso palco avevano suonato anche i New Order, quindi top.
Quello in cui vorresti suonare? Glastonbury, anche post mortem in versione ologrammata.
Dove vivi? Tra Milano e Bologna.
Di dove sei? Liguria, sono nato a Chiavari (GE).
Qual era il tuo cartone preferito di quando eri piccolo? Gli Street Sharks.
Dove andavi in vacanza da ragazzo? A Marsiglia e a Berlino.
Come nascono le tue canzoni? Segui qualche iter particolare quando componi? Nascono un po’ da un’idea flash di base, magari da delle frasi, da una melodia, da un beat, o da un qualcosa che mi rimane in testa. Accumulo molte basi e molti testi sul mio portatile e rielaboro tutto il materiale un milione di volte, questo fino a che non trovo la quadra giusta per me. È un processo lungo e strano, non so nemmeno io come spiegarlo, di sicuro non sono della filosofia “scrivo di getto”, magari l’idea di partenza nasce più d’istinto ok, ma poi devo starci su un bel po’ di tempo prima di finalizzare una canzone. Anyway slow is better for me… “go slow”.
Hai mai provato qualche droga? Dopo aver letto le interviste di Chris Martin no.
Credi che il binomio arte e droga sia solo un cliché? Sì e no.
Cosa consiglieresti a chi vuole fare il tuo mestiere? Fate tutto do it your self. Secondo me siamo all’inizio di un decennio di svolta per la musica, dove ogni artista sarà la propria etichetta. Stampatevi i vinili da soli, andate voi dai distributori digitali. Fatevi seguire da un management o da un booking, ok, ma sempre con la vostra idea in testa, non fatevi modificare i progetti, non accettate troppo i consigli dall’esterno, non fatevi plagiare od omologare da un’estetica o da un trend del momento per fare più streams. Guardate con attenzione i tempi che corrono, but not too much. Siate voi i padroni delle vostre opere.
Pensi che il rapporto fra le nuove leve di musicisti e i social network sia imprescindibile per sfondare? Beh un po’ sì, è da anni che siamo tutti un po’ finiti in questa social-wave, dalla musica al cinema, dalla moda alla letteratura eccetera, ormai tutti i campi artistici vivono e si sponsorizzano sui social, che da un lato è positivo, soprattutto per chi viene dall’underground, però dall’altro lato è diventato tutto estremamente liquido e dispersivo, e soprattutto non sempre chi fa più numeri è il più bravo, anzi, è quasi sempre il contrario. Però mi sento anche di dire che è stupido lottare contro l’era digitale, anzi, penso si debba sfruttarla al massimo, questo senza farsi omologare troppo, ed altresì soprattutto senza cercare il successo a tutti costi, perché ognuno ha i suoi tempi e il suo percorso da fare, insomma non è una gara!
Film preferiti? “Gummo”, “La Jetée”, “Harold e Maude”.
Un cantautore italiano di oggi che ti piace? Lucia Manca, Rachele Bastreghi, Madame.
Puoi farci una lista di almeno 5 persone famose che vorresti fra il pubblico ad un tuo concerto se potessi scegliere? Cristina D’Avena, Cristina Aguilera, Cristina Parodi, Cristina Chiabotto, Cristina Chirichella.
Ti reputi famoso? No.
Hai mai fatto sesso con più persone? Non mi ricordo.
Personaggio dello show business preferito? Aldo Biscardi.
Serie tv preferite? Tutte quelle sulla Seconda Guerra Mondiale.
Personaggio politico preferito? Marco Pannella.
Ti ricordi il primo disco che hai comprato? “Room On Fire” degli Strokes nel 2003 alla Virgin di Marsiglia.
La cosa più costosa che hai rubato? Un’aragosta per l’antipasto di Natale all’Esselunga.
Qual è la differenza fra le band inglesi o americane e quelle italiane? Direi i cachet, i tour, i festival, il pubblico, i palchi, il circuito dei locali. Però in tutto ciò non sono così pessimista dai, è sempre tutto più global connected, c’è sempre più attenzione per la musica italiana, e anche il successo dei Maneskin, alla fine, trovo che sia una cosa positiva per il nostro Paese.
A che ora vai a letto generalmente? Sul tardino.
La prima cosa che faresti se vincessi alla lotteria? Giro del mondo, viaggiare in aereo random per un paio d’anni.
Il tuo piatto preferito? Direi le cruditè di mare, tipo tartare di pesce accompagnata da un bianco fermo fresco.
Ultimo libro che hai letto? “Il libro della Follia” di Anne Sexton.
Se fossi un animale quale vorresti essere? Delfino.
Il tuo brand preferito? Fred Perry.
Cosa bevi al bar? Vodka Lemon.
Artista preferito? Ariel Pink.
Le tue icone di stile? Gustavo Rol.
Se dovessi scegliere una persona famosa con cui passare una notte chi sceglieresti? Chloë Sevigny.
Credi nell’amore eterno? Sì.
Qual è il tuo pensiero sull’esito dell’esperimento di Banksy in cui ha venduto per pochi dollari le sue opere per strada? Pensi che generalmente agli occhi di un osservatore il valore di un’opera sia dato dal contesto in cui la si vede? Non lo so, preferisco Blu a Bansky.
Se potessi avere un super potere quale sceglieresti? Telepatia.
Se potessi leggere quest’intervista di qualcuno che conosci chi sceglieresti? Giucas Casella.