’89 domande a Dodicianni – Cantautore
Nome? Dodicianni (@dodicianni_).
Che lavoro fai? Solitamente per i parenti uso la formula “mi occupo di musica e di arte contemporanea”.
Cosa hai studiato? Diploma al conservatorio in pianoforte, laurea in storia della musica e per il reddito di cittadinanza ci dovremmo essere.
Per quanti soldi gireresti un porno al momento? C’è una dicotomia abbastanza netta tra cose che amo e ho piacere di condividere, della mia sfera privata, e altre che invece no. La sessualità fa parte di questo secondo insieme. Sarei pronto a barattarlo probabilmente soltanto con una stabilità economica che mi permettesse di non lavorare mai più. Ponendo quindi una base a 3k mensili per 40 anni, ignorata l’inflazione fanno circa 1 milione e mezzo. Per quella cifra la chiudiamo ragazzi.
Se dipendesse esclusivamente da te, quale sarebbe la tua prima azione da compiere a favore della parità di genere fra uomo e donna? Scuola dell’obbligo estesa fino al ciclo magistrale dell’università con anno all’estero vincolato.
Se dovessi dare un consiglio cosa potrebbe fare l’uomo della strada per fare un passo verso la parità di genere nella vita di tutti i giorni? Non essere omertosi, ne che si tratti di situazioni viste nella vita di tutti i giorni, ne se si tratta di amici, parenti, compagni.
Qual è la tua posizione rispetto al fatto che mediamente le persone fanno un lavoro che non gli piace per otto ore al giorno, vanno a casa, mangiano, dormono e poi ricominciano la loro giornata successiva alla stessa maniera? Pensi sia sensato questo imprinting che ha la nostra società o vada a svuotare la vita dell’uomo? Personalmente sono uno di quelli che ha sempre preferito la qualità della vita ad una stabilità economica sovrastimata, motivo per cui ho sempre cercato situazioni e lavori che mi permettessero una sussistenza dignitosa al netto del minor numero di ore lavorative possibili. E’ tutto intorno a me <3.
Cosa pensi di quei paesi che stanno iniziando a dimezzare l’orario canonico di lavoro per permettere anche a chi è un dipendente di, se non godersi, quantomeno vivere la propria esistenza? Penso che non basterà. Non è un aumento di tempo, ma un cambio di mindset quello che serve a chi è abituato a concepire la vita come una costante corsa al risparmio e all’accumulo.
Pensi che politici e influencer abbiano profili psicologici simili? Non frequento i primi, non conosco i secondi, alzo le mani. Se possiamo considerare il denaro e l’economia una sovrastruttura creata dall’uomo, e così gli effetti su questa derivanti dalla produzione di denaro da parte dello Stato, altra entità convenzionale e fittizia, cosa impedisce di dare a ciascuno quanto necessario per la sussistenza in una società globalizzata basata principalmente sullo scambio di beni dal valore reale con beni dal valore nominale quale appunto il denaro?Questa domanda mi fa tornare alla mente, non senza un briciolo di nostalgia, una vecchia tribuna politica con Bertinotti che paventava l’esproprio proletario del grandi fondi. Bei vecchi tempi. Credo comunque che il collo di bottiglia sia il plusvalore che diamo a certi beni e che ricade quindi a cascata su tutti gli altri generando in alcuni uomini bisogno di avere e possedere sempre di più. E’ qualcosa di non sempre comprensibile, io stesso onestamente non so come reagirei per esempio all’idea di poter possedere alcune delle mie opere preferite solamente per me. A volte ci penso.
C’è chi sostiene che la pena di morte sia una non pena, nel senso che nel momento in cui la pena va ad essere eseguita, il soggetto che dovrebbe subirla non esiste più in virtù della pena stessa, comportando conseguentemente però un’ingerenza nella vita dei soggetti vicini al condannato, che diventerebbero a quel punto i veri soggetti passivi della fattispecie, cosa pensi al riguardo? Non condivido in toto queste premesse. La vita di un uomo prevede per sua natura il non sapere quando terminerà; il togliere questa possibilità è per me una delle cose più crudeli e spaventose che ci possano essere.
Se consideriamo la morte come la fine di tutto, ipoteticamente l’omicida di un soggetto che per assurdo non ha, e non ha avuto mai, rapporti sociali di nessun genere con nessuno, né economici, né personali, né giuridici, e se questi venisse ucciso senza infliggergli alcuna sofferenza e senza che questi se ne possa accorgere, tale omicida dovrebbe essere punito? Tralasciando le motivazioni dell’agente, nonché la necessità di tutela di altri soggetti di un’ipotetica società, nel caso in cui fosse punito, l’omicida subirebbe la pena per un’azione di cui nessuno subisce alcuna conseguenza, è corretto per te dunque asserire che la morte è una cosa che riguarda esclusivamente i vivi? Sarebbe corretto punirlo perché la reiterazione del reato, senza un percorso propedeutico alla comprensione del gesto, è comunque molto probabile. La morte è senza dubbio la mia paura più grande ragazzi, mi sta salendo l’ansia.
Pensi che in quanto animali le razze esistano anche per gli esseri umani? No.
Pensi che il razzismo sia una manifestazione di qualche genere di carenza, un aiuto a colmare vuoti nell’esistenza per chi si avvicina ad esso? Questo potrebbe spiegare il fatto che spesso il profilo del razzista medio corrisponde a soggetti con vite difficili che devono combattere con le più svariate problematiche e che lo utilizzano come sfogo? Sì, credo che l’analisi sia abbastanza condivisibile, sono spesso persone fragili e poco razionali, caratteristica che mi spaventa sempre molto nelle persone.
Secondo te è giusto che esistano gli Stati? O preferiresti un mondo ed un’umanità uniti sotto un’unica “bandiera”? Sì, lo trovo giusto nei termini in cui è piacevole provare un velo di orgoglio nell’avere qualcosa in comune con altre persone. Poi ci sono gli stronzi che ne fanno un uso strumentale e divisivo, ma tutto ciò non inficia la mia simpatia anche per le bandiere; le ho sempre amate, le trovo divertenti e pittoresche.
È corretto secondo te porre dei limiti all’immigrazione, oppure tutti dovrebbero poter andare ovunque? E’ giusta una gestione umana dei flussi di persone, per la sicurezza di quest’ultime, in primis.
Cosa pensi a proposito del fenomeno del virtue signalling? Nella fattispecie pensi che se le persone che partecipano a delle manifestazioni, o che si prodigano nell’attivismo, non avessero la possibilità di postare al riguardo sui social, si impegnerebbero comunque ed alla stessa maniera in dette attività? No, se da domani vietassero l’uso dei social all’arco della pace basterebbero un paio di pedane, così come il mercato discografico e quello dei libri crollerebbe drasticamente. Per non parlare del dramma delle catene di Sant’Antonio spezzate per sempre: anni di sfiga perenne nel target over 40. Lasciateci i social non facciamo cazzate.
Se potessi avere un super potere quale sceglieresti? Il teletrasporto.
Chi è la persona con cui sei più legato nel mondo della musica? Telepaticamente a George Harrison.
Perché a Sanremo non ci vanno più i pezzi grossi? Perché dai loggioni dell’Ariston potrebbero urlare che il re è nudo.
A te piacerebbe suonare a Sanremo? Moltissimo.
Se ci dovessi andare di chi vorresti fare la cover? E con chi vorresti fare il duetto? Bella da morire degli Homo Sapiens con Carla Bruni, solo io, lei, un piano e il fisarmonicista dell’orchestra. Lei in abito porpora con guanti abbinati e io in completo nero con papillon slacciato.
Pensi che della musica di oggi ascolteremo ancora qualcosa tra vent’anni? Se sì puoi farci l’esempio di una canzone? Credo che i singoli di TheWeeknd li ascolteremo ancora per esempio, o per restare a casa nostra banalmente Musica Leggerissima, ma anche i pezzi di Madame.
Una canzone che avresti voluto scrivere tu? Come mi vuoi? di Paolo Conte o Blu Celeste di Blanco.
Se potessi comporre la miglior band della storia chi ci sarebbe? Billy Preston alle tastiere, Jim Keltner alla batteria, Ronnie Wood alla chitarra e John Paul Jones al basso.
Se potessi comporre la miglior band di oggi chi ci sarebbe? Jack White alla chitarra, Este Haim al basso, Ronnie Vannucci alla batteria e Benmont Tench alle tastiere.
Ci puoi raccontare un aneddoto particolare dietro una delle tue canzoni? Quando ho scritto Proteggimi dal male vivevo da poco a Bolzano e non avevo ne soldi ne spazio per acquistare un pianoforte. Un giorno entrai nella casa di una famiglia che voleva dessi lezioni alla figlia e, provato il loro pianoforte, me ne innamorai. Chiesi quindi sfacciatamente se mi lasciassero il loro soggiorno per qualche ora e in pochissimo tempo uscì quel pezzo.
Tifi qualche squadra? Simpatizzo Inter e Los Angeles Dodgers.
Se potessi essere il protagonista di un film quale sceglieresti? I Origins.
Pensi che Hegel abbia ragione a porre la musica come arte ad un livello superiore, o pensi che le arti figurative, soprattutto a livello emozionale, siano sullo stesso piano? Credo che la musica, interagendo con più sensi contemporaneamente, a livello emotivo sia più efficace ma non con più dignità delle altre.
Se potessi scegliere in che epoca preferiresti vivere? New York negli anni ’90.
Se potessi passare una giornata con un personaggio storico chi sceglieresti? Berlusconi del 1994.
Qualcuno con molti follower su Instagram ha la tua attenzione più di una persona che invece ne ha pochi? La maggior parte delle persone che frequento non utilizza i social network.
Quali sono le persone che ti hanno più ispirato? Puccini, Dylan e Frank Williams.
Se potessi parlare in mondo visione per 15 minuti cosa diresti? Farei prima mettere in onda l’esibizione di You make me feel like (a natural woman) di Aretha Franklin al Kennedy Center del 2015. Poi prenderei la parola, primo piano su di me, mi avvicinerei ulteriormente alla camera inclinando appena il viso e scandendo bene con le labbra sussurrerei le seguenti parole: NON FATE IL CONSERVATORIO.
Chi è per te la migliore band di adesso? I La Femme.
E della storia? Tom Petty & The Heartbreakers.
Se dovessi scegliere un musicista che facesse una cover di una tua canzone chi sceglieresti? Mi piacere tantissimo sentire Pierpaolo Capovilla cantare Discoteche o Clara Luciani fare una versione francese di Dicono che tu.
La tua canzone di cui vai più fiero? Saint Michel.
La più apprezzata dal pubblico? Forse Dicono che tu.
Il posto più bello in cui hai suonato? All’O2 arena di Shepherd’s Bush a Londra in apertura a Calcutta.
Quello in cui vorresti suonare? Al Magnolia a Milano.
Dove vivi? Da un mese a Verona con vista Milano, dopo tre anni in un paesino vicino a Bolzano.
Di dove sei? Della provincia di Venezia.
Ristorante e bar preferiti nella città dove vivi? Non ho ancora avuto modo di approfondire, anche se sotto casa c’è una tigelleria che sembra interessante.
E nella tua città natale? Nel mio paesino c’è la trattoria Al pescatore, menù snello ma violento.
E per quanto riguarda i locali? Il Vox, locale sperduto nelle campagne venete che trovi solo se sai.
Qual era il tuo cartone preferito di quando eri piccolo? Non guardavo i cartoni, ma ero in fissa per Hercules.
Cosa non puoi vedere addosso ad un uomo? Le polo.
E ad una donna? Le polo.
Il momento in cui ti sei sentito professionalmente realizzato? Quando grazie ad una performance ho iniziato a ricevere centinaia di insulti da persone che disprezzavo.
Cosa risponderesti al dilemma del Mandarino di Chateaubriand poi ripreso da Balzac e innumerevoli altri filosofi? Nella fattispecie se per esaudire un tuo desiderio qualsiasi dovessi far terminare la vita di una persona estremamente lontana da te e di cui non sai niente, senza che questa soffra e senza che nessuno mai lo sappia, lo faresti? Lo faccio già.
Credi nell’esistenza del concetto di bellezza oggettiva o pensi che esista solo quella soggettiva? Credo esista solo quella soggettiva. Voglio dire, esiste gente che riesce ad insultare sotto i post della ZUEGG che fa succhi di frutta, troverai sempre qualcuno pronto a non apprezzare qualcosa, è giusto così.
Il lavoro dei tuoi genitori? Mamma cantante lirica e poi casalinga e padre operaio e magazziniere.
Dove andavi in vacanza da ragazzo? Non andavamo in vacanza.
Dove vai in vacanza ora? Vado negli Stati Uniti ogni volta che posso.
Come nascono le tue canzoni? Segui qualche iter particolare quando componi? Mi si ficcano in testa poche parole legate ad una melodia e ad un’immagine; parto da lì per sviluppare il resto che possa giustificare quel claim.
Hai mai provato qualche droga? No.
Se sì quali? Le capesante vale?
Qual è la tua preferita? Beh le capesante.
Quale usi più spesso? Serve dirlo?
Ci puoi raccontare l’aneddoto più interessante rispetto ad una tua eventuale esperienza con le droghe? Una volta la mamma del chitarrista della band in cui suonavo, sapendo della mia dipendenza, mi ha invitato a casa loro il giorno di Natale facendomi una sfornata di capesante solo per me. Eravamo io, i loro parenti e il vassoio. Lo ricordo ancora con gratitudine e con un sorriso.
Puoi darci una definizione di arte? Tutto ciò in grado di far muovere l’opinione di una o più persone.
Credi che il binomio arte e droga sia solo un cliché? Sì, gli artisti più mi hanno colpito e ho avuto la fortuna di conoscere non utilizzavano droghe.
Cosa consiglieresti a chi vuole fare il tuo mestiere? Di trasferirsi a Milano.
La miglior festa a cui sei stato? Hollywood parade ad Halloween 2016 con Dodi, uno dei miei migliori, amici vestiti rispettivamente io da prete pedofilo (tunica nera, un rinforzo genitale e una bambola in braccio) e lui da Prince.
Cosa avresti fatto se non avessi fatto il musicista? Soldi.
Secondo te nel mondo della musica ci sono più raccomandati o gente di talento? Credo più gente di talento.
Pensi che il rapporto fra le nuove leve di musicisti e i social network sia imprescindibile per sfondare? Sì.
Puoi dirci un numero da 1 a 89? 89.
L’argomento di cui sei più esperto? La nostalgia.
Sei mai stato innamorato? Molte volte.
Ora sei innamorato? Sì.
Ti ricordi un tuo concerto particolarmente riuscito? Se sì dove stavi suonando? Quello a Londra è andato piuttosto bene, una delle mezzore più belle della mia vita.
Se ci dovessi mostrare un tuo video di un live su YouTube quale sceglieresti? Non credo ce ne siano su YT, ve ne consiglio uno però molto più bello: youtube.com/watch?v=PMQkszQVJo4.
Pensi la cultura sia a prescindere un bene per un individuo o credi che in alcune sue declinazioni faccia perdere all’uomo la sua purezza? Credo sia il cibo e la cura. Non ho mai visto qualcuno rincoglionito dalla cultura, dall’assenza invece capita spesso.
Che lingue parli? Italiano, inglese, veneto quando mi arrabbio e francese wanna be.
Film preferiti? C’era una volta in America, Un uomo da marciapiede, First reformed.
Registi preferiti? Preferisco i film ai registi. Uno su tutti però direi Leone.
Canzoni preferite? Room at the top di Tom Petty, Transatlantic Flight di Leif Vollebekk e Be here now di George Harrison.
Band preferite? In generale non amo molto le band, direi comunque i Phoenix, i Bleachers e i The Decemberists.
Una band famosa che non ti piace? I Deep Purple.
Un cantautore italiano di oggi che ti piace? Tutti Fenomeni e Tatum Rush.
Uno che non ti piace? Dente e Niccolò Fabi.
Attori preferiti? Ethan Hawk, Mattew Pitt, Marcello Mastroianni, De Niro su tutti.
Libri preferiti? La metamorfosi di Kafka, La mediocrazia di Deneault e la biografia del Che quando avevo 16 anni.
Autori preferiti? Mi colpiscono i libri, meno gli autori.
Puoi farci una lista di almeno 5 persone famose che vorresti fra il pubblico ad un tuo concerto se potessi scegliere? Bertrand Cantat, Ivan Graziani, Brandon Flowers, Miley Cyrus, Brigitte Bardot.
E ad una festa? Rod Stewart, Francis Bacon, Geri Halliwell, Maria Callas, Willem Dafoe.
Pensi che la fama ti potrebbe cambiare come persona? Penso che mi potrebbe cambiare.
La richiesta più particolare che ti ha fatto un fan? Di guardarla mentre faceva pipì.
Hai mai fatto sesso con più persone? Non contemporaneamente.
Il posto più strano in cui l’hai fatto? Una camera completamente arancione.
La tua posizione preferita a letto? Schiena sulla tastiera, gambe stese e mac sulle gambe.
Quanto guadagni di media al mese? Meno di mia moglie.
L’esperienza più folle che hai vissuto? Qualche anno fa a Londra in un locale ho beccato Marcus Mumford e chiaramente non mi sono trattenuto da fare il fan. La mia ragazza si è poi complimentata per l’occhio di falco e io con falsa modestia “vabbè, è come se te vedessi uno dei tuoi attori preferiti, lo riconosceresti al volo no?”. Due strade e cinque minuti dopo abbiamo incontrato Colin Firth, il suo attore preferito.
Se sei etero la cosa più hot che hai fatto con qualcuno del tuo stesso sesso, se sei gay con qualcuno del sesso opposto? Ascoltare No signora no di Biagio Antonacci in uno studio dalle stesse casse.
Personaggio storico preferito? Mussolini nel periodo Piazzale Loreto.
Se potessi eliminare la globalizzazione schiacciando un tasto lo faresti? No, ha fatto anche cose buone, oltre le paludi ovviamente.
E i social network? Aiutano molto a capire le persone, ne sentirei la mancanza.
Personaggio dello show business preferito? Jeff Koons.
Puoi definirti con un aggettivo? Attento.
Cosa pensi dica di te la gente? Se i dislike su Youtube potessero parlare probabilmente direbbero che sono altezzoso e presuntuoso. Mia moglie mi definisce un po’ classista, ma ho anche difetti.
Serie tv preferite? Non ho la tv e guardo pochissimo Netflix, sono proprio un altezzoso classista cazzo.
Se fossi un animale quale vorresti essere? Mi piacerebbe essere uno scoiattolo.
Sei favorevole alla liberalizzazione delle droghe leggere? Sì.
E di quelle pesanti? Sì.
Quale è stata la volta in cui sei stato pagato di più per un concerto? Quanto sei stato pagato? 1200€ in una busta e una maglia da hockey autografata, alcuni anni fa.
Con quante persone sei stato a letto? Non ho mai pensato a questa cosa.
Hai mai pagato per fare sesso? No.
Ti hanno mai offerto sesso in cambio di qualcosa? Una volta ho accompagnato a casa una ragazza in un posto davvero sperduto. Non sapevo bene che fare. Poi ho scoperto che nemmeno abitava lì.
Hai qualche orientamento politico? Ho valori di sinistra, ma principi liberali.
Personaggio politico preferito? Berlinguer.
Il bene materiale che più desideri ed invidi? Il cibo e i vini.
La dote che vorresti avere e che non hai? Saper perdonare.
Quanto conta per te il denaro da 1 a 10? 7.
E la fama? Se con fama intendiamo la possibilità di poter comunicare con più persone possibili direi 10.
Quanto contano da 1 a 10 fama e ricchezza per conquistare un partner secondo te? In un primo momento 9, poi scende considerevolmente.
E la bellezza? Credo anche.
E l’intelligenza? Questa è fondamentale invece, l’intelligenza è uno dei pochi plus che una persona si porta appresso durante tutta una relazione (non ripensate ai vostri ex, potrebbe far male, lo so).
Hai mai preso due di picche? Certo che sì, è molto doloroso non capire, forse più del rifiuto stesso.
Hai mai tradito in amore? E’ capitato.
Hai mai tradito un amico? Mai, l’amicizia ha una sacralità infinita per me, se non percepisco lo stesso dall’altro sono uno di quelli che tende ad eliminare completamente le persone, saper perdonare, ricordi?
Quanti soldi dovrebbero eventualmente offrirti per fartelo fare? 80€ e facciamo tutto, amico.
Ti ricordi il primo disco che hai comprato? Supposed Former Infatuation Junkie di Alanis Morissette, il primo vinile Good as I Been to You di Dylan.
Quando hai capito che ciò che fai ora sarebbe stato il tuo lavoro? Quando avevo terminato le ore di permesso, in un negozio di scarpe dove lavoravo, per poter fare musica.
Hai qualche rimpianto su cose che avresti voluto fare ma non hai fatto? Se sì quali? Molte, la prima che mi viene in mente è fare l’erasmus all’università per esempio.
Hai qualche rimorso per qualcosa che hai fatto ma che avresti dovuto fare diversamente? Se sì quali? Terminare prima storie logorate e, anche se è dura ammetterlo, qualche amicizia lasciata andare avrei potuto preservarla con più cura.
La cosa più costosa che hai rubato? Un album dei Metallica su Napster.
Hai mai fatto a botte? “Fare a botte è da persone poco intelligenti, Forrest”.
Fai mai per Instagram cose che altrimenti non faresti? Pagare qualcuno perché mi faccia delle foto.
Cosa pensi degli influencer? Sono abbastanza fuori dalla mia area d’interesse, fatico a giudicare qualcosa che non conosco.
Ti consideri un influencer? Giada (Restelli), la stylist con cui collaboro spesso, è un’influencer; da quando ha parlato a cena dello stiratore verticale Rowenta ne ha già fatti vendere 5 o 6.
Quanto tempo passi su Instagram guardando le statistiche del tuo profilo? 7/8 ore al giorno.
Qual è la differenza fra le band inglesi o americane e quelle italiane? Il background culturale che fa la differenza, e lo dico nonostante nel paesino dove sono nato la musica è qualcosa di molto lontano e la lega ha fatto il 70% all’ultima tornata.
Pensi che in Italia ci sia meritocrazia? In qualche misura sì, l’ascensore sociale è totalmente bloccato, ma nel proprio girone credo possano valere abbastanza le regole meritocratiche.
Cosa pensi del politically correct che stiamo vivendo al giorno d’oggi? Pensi stia seguendo una direzione corretta o pensi sia esasperato? Penso che chi è fuori da ogni sospetto possa permettersi di fare del sarcasmo una propria arma; per chi vive nelle zone grigie invece, è arrivato il momento di approdare nel 2021.
Come pensi possano esistere le guerre? With guns in their hands, and God on their side.
Cosa pensi dei reali per diritto di nascita? Penso che una delle cose migliori fatte dal sistema ecclesiastico cattolico sia proprio l’abolizione della successione per diritto di nascita, dal clero c’è solo da imparare.
La sera in cui hai speso più soldi per divertirti? 180€ per gli Stones al Circo Massimo.
La persona più intelligente che conosci? Filippo, il mio manager.
Ti reputi intelligente? Non così tanto ma tendo a fidarmi di suor Elisabetta che mi diceva che sarebbe bastato applicarmi.
Il ragazzo più bello che conosci? Davide Bortoletto, bassista dei Bengala Fire.
E la ragazza? Che domande ragazzi, ma da che parte state?
A che ora vai a letto generalmente? Sono molto incostante, a volte 22/22:30, altre faccio notte sul Mac.
A che ora ti svegli? Vale lo stesso, ma mai dopo le 9:30.
Pensi che il carcere, inteso come privazione della libertà di un soggetto, sia una soluzione corretta per un individuo che viola le leggi della società, oppure pensi che presupponga un’accettazione di partecipazione al contratto sociale che alcuni individui potrebbero non volere? Messa in questi termini tendo a considerare legittime le obiezioni di chi non si sente parte di una società, ma il sistema capitalistico in cui viviamo non prevede eccezioni al sistema stesso, perciò non assoggettarsi lo troverei poco pratico e lungimirante.
Quale potrebbe essere per te una soluzione alternativa al carcere? L’estensione della scuola dell’obbligo e un sistema educativo capillare e adeguato ai tempi.
Secondo te sarebbe corretto creare un luogo in cui l’uomo possa vivere nello stato di natura rendendolo libero da una scelta di appartenenza sociale che invece è data per scontata? Delle zone franche intendi? Il me sedicenne ti avrebbe risposto che dovrebbe essere un diritto. Oggi ti dico che no, non lo vorrei.
Città preferita nel mondo? Venezia, Parigi, Los Angeles.
Credi in qualche religione? No, ma spero con tutto me stesso che non finisca tutto qui.
Blur o Oasis? Blur.
Di chi vorresti essere amico? Di Patty Pravo.
La persona più ricca che conosci? Il mio ex vicino di casa, credo spacciasse ma mi sembrava indelicato instaurare discussioni a riguardo, soprattutto durante la pandemia, periodi duri, sai com’è.
La prima cosa che faresti se vincessi alla lotteria? Comprerei un Pistoletto.
La cosa che ti piace di più fare? Bere con moderazione.
Il tuo piatto preferito? Fritto misto di pesce senza spine.
Hai qualche fobia? Sono così ipocondriaco che sul braccio sinistro ho tatuato vicino alla vena principale NO PENICILLIN, che sono allergico e non si sa mai.
Ultimo libro che hai letto? Il mio amico Martin insisteva che avrei dovuto vincere la mia avversione per i romanzi partendo da un must: Ken Follett. Sono a pagina 35, da un mese.
Il tuo brand preferito? Jil Sander, Paul Smith e Vivienne Westwood.
La cosa materiale più preziosa che possiedi? Un doppio stampa giapponese del tour dell’87 di Dylan e Tom Petty con scaletta battuta a macchina.
Cosa bevi al bar? Spritz Select.
Con cosa fai colazione? Vario molto, in questo periodo mezza piada con burro d’arachidi, caffè lungo e un bicchiere di succo.
Il tuo miglior talento? Sono molto costante.
Il tuo peggior difetto? In effetti un po’ classista lo sono, al contrario ma lo sono.
Artista preferito? Matteo Giovannetti.
Le tue icone di stile? Brian Molko, Roy Orbison, Paul Newman, Tina Turner.
Il capo d’abbigliamento per cui hai speso più soldi? Delle scarpe di Jil Sander.
Sei impegnato? Sì.
Se potessi scegliere qualcuno che ti followasse su Instagram chi sceglieresti? Enrico Molteni, seguo da stalker quello che ascolta su Spotify, ho molta fiducia nel suo gusto, il mio primo concerto è stato uno dei Tre Allegri da adolescente nel quale ho passato tutta la scaletta davanti a lui, incantato dal suono nasale del suo basso.
Se dovessi scegliere una persona famosa con cui passare una notte chi sceglieresti? Lana del Rey.
E per una relazione? Nada.
Ci puoi raccontare la cosa più pazza che hai visto o vissuto ad uno dei tuoi concerti? Anni fa ho suonato per una festa di finanzieri. A fine concerto la busta. Pensavo fosse un tranello, invece tutto vero e “grazie ragazzi quanto cazzo siete in gamba”.
Se ti regalassimo un week end in cui puoi fare ciò che vuoi e dove vuoi cosa faresti? Farei l’amore tutto il giorno in un maniero in Normandia. Berrei anche un po’ di vino bianco senza pensare a niente.
Conosci qualche persona realmente razzista? Sì, alcuni ex parenti.
Cosa pensi del matrimonio? Che è bellissimo auto responsabilizzarsi se pensi sia una cosa che ti possa fare felice.
Credi nell’amore eterno? Sì, non soltanto per quanto riguarda partner.
Credi che i social abbiano influito nel rendere i rapporti di coppia meno stabili? I social sono un evidenziatore, ma la penna in mano ce l’hai tu.
Pensi che se non ci fossero degli ipotetici partner su cui fare colpo gli esseri umani inseguirebbero così spasmodicamente il successo? Penso che sia primario soddisfare se stessi e il proprio ego, mentre un partner è solo una parte di questo benessere.
Pensi che in certi ambienti, soprattutto in quelli in cui ritroviamo fama e denaro, vi sia carenza di determinati valori? C’è solamente una scala di valori molto diversa rispetto ad altri ambienti, sta a chi partecipa accettare o meno le regole del gioco.
Il concetto di democrazia attuale per te è una cosa sensata? Non posso dirmi un sincero democratico, ma forse i criteri di scelta di un’oligarchia illuminata mi spaventano più dei rischi di una mediocrità nella gestione della cosa pubblica.
Qual è la tua posizione su un’ipotetica dittatura illuminata che possa indirizzare il bene delle persone? In parte esiste già, si chiama bellezza delle cose. La chiave è inseguirla, anzi, imporla.
Pensi che la cultura in mano una persona stupida possa rappresentare talvolta un problema? Sto pensando a qualche esempio ma sinceramente non me ne vengono in mente.
Qual è il tuo pensiero sull’esito dell’esperimento di Banksy in cui ha venduto per pochi dollari le sue opere per strada? Pensi che generalmente agli occhi di un osservatore il valore di un’opera sia dato dal contesto in cui la si vede? Assolutamente sì, proprio per questo esistono i ghostwriters.
Pensi che sia corretto dire che il mercato dell’arte definisce ciò che è considerabile arte e cosa no? A livello economico sì, a livello concettuale no.
Vediamo sempre più brand che scelgono modelle che non rispondono ai cosiddetti canoni estetici “classici”, o quanto meno a cui eravamo abituati, secondo te è il segnale di una vera volontà di cambiamento sociale oppure pensi sia una mossa di marketing volta a cavalcare l’onda del politically correct? Non ho l’impressione di un’influenza così elevata del politically correct, semplicemente si fa un utilizzo diverso dello schema pubblicitario, più funzionale e targettizzato. Ti faccio un esempio, per me Mariano di Vaio non è un modello, e fatalità Dolce e Gabbana mi fa cagare. Vivienne invece mi sceglie Georgia May Jagger ed è chiaro che poi mi compra per sempre.
Conosci più uomini o più donne intelligenti? Conosco più uomini.
Provi invidia per qualcuno? Se sì per chi? Un sacco di persone e un sacco di cose, sarebbe troppo lungo l’elenco.
La cosa che più ti fa incazzare nel mondo d’oggi? L’opportunismo e la mancanza di riconoscenza.
Si vive meglio sapendo più cose o ignorandole? Imparandole.
Cosa pensi della cancel culture? Sono totalmente contrario, l’arte va spiegata, non cancellata.
Puoi dirci quando secondo te quando una persona è cool e quando invece non lo è? Quando riesce a creare con l’interlocutore una comunicazione bidirezionale.
Cosa pensi del fatto che Greta Thunberg sia il guru della lotta al cambiamento climatico, forse una delle più grandi problematiche che si troverà ad affrontare l’umanità? Sono molto felice sia lei e non un politico. Nessuno l’ha eletta, nessuno la può da un giorno all’altro sostituire, zittire o eliminare, se non fisicamente. Mi piace.
Cosa pensi del profilo psicologico dei politici? Generalizzando e tendendo presente l’esistenza di dovute eccezioni, pensi che i politici arrivino a fare quel mestiere per interessi personali, quali compiacimento dell’ego o utile economico, o per una vocazione etica e di aiuto civico? Tendo a pensare ad un buon compromesso con l’ultima ipotesi ben sostenuta dalla prima.
Se potessi leggere quest’intervista di qualcuno che conosci chi sceglieresti? Loredana Bertè.