’89 domande a Lorenzo Sutto – European Vampire
Nome? Lorenzo (@redbrickhead)
Età? 25.
Che lavoro fai? Sono un musicista (@europeanvampire) che fa il modello e l’attore.
Cosa hai studiato? Liceo classico e per tre giorni Scienze Politiche.
Chi è la persona con cui sei più legata nel mondo della musica? Bowie/Paolo Conte/Chet Baker.
Se potessi scegliere un musicista qualsiasi con cui fare una collaborazione chi sceglieresti? Paolo Conte.
Cosa risponderesti al dilemma del Mandarino di Chateaubriand poi ripreso da Balzac e innumerevoli altri filosofi? Nella fattispecie se per esaudire un tuo desiderio qualsiasi dovessi far terminare la vita di una persona estremamente lontana da te e di cui non sai niente, senza che questa soffra e senza che nessuno mai lo sappia, lo faresti? Non credo, no.
Perché a Sanremo non ci vanno più i pezzi grossi? Perché siamo tutti figli di qualcuno.
Pensi che della musica di oggi ascolteremo ancora qualcosa tra vent’anni? Se sì puoi farci l’esempio di una canzone? Non riesco nemmeno a concepire una risposta per un lasso temporale così lontano, ma se dovessi pensare ad una canzone direi “Out Getting Ribs” di King Krule anche se non è così recente.
Sei mai uscito con uno dei tuoi fan? No.
Una canzone che avresti voluto scrivere tu? Born Slippy.
Se potessi comporre la miglior band della storia chi ci sarebbe? Karen Carpenter alla batteria, Chet baker alla tromba, Bowie di Young Americans/Station To Station alla voce, chitarra di Bernard Sumner, backing vocals di Nico, basso di Paul McCartney e chitarra solista di Hendrix + Elton John al piano e Fela Kuti ai fiati insieme a Coltrane.
Se potessi comporre la miglior band di oggi chi ci sarebbe? Paolo Conte al piano, Matt Helders alla batteria, Nick Cave/King Krule alla voce, Alex Turner alla chitarra, linee di basso e synth di Kevin Parker e Jack White alla solista.
Ci puoi dire un aneddoto particolare dietro una delle tue canzoni? Il testo di Tom Ford l’ho fatto correggere a mia madre.
Tifi qualche squadra? Simpatizzo per la Roma e per la rivoluzione.
Se potessi essere il protagonista di un film quale sceglieresti? Tom Ripley anche se forse sono più Guido Anselmi insieme a Holden Caulfield.
Se potessi scegliere in che epoca preferiresti vivere? Roma anni ’60, San Francisco ’66.
Se potessi passare una giornata con un personaggio storico chi sceglieresti? Rimbaud.
Quali sono le persone che ti hanno più ispirato? Rimbaud, Chet baker, Elliott Smith, David Bowie e Patti Smith.
Se potessi parlare in mondo visione per 15 minuti cosa diresti? Di votare, di leggere di più, e di non seguire gli influencer su Instagram.
Chi è per te la migliore band della storia? Beatles.
Se dovessi scegliere un musicista che facesse una cover di una tua canzone chi sceglieresti? Non sono ancora uscite le canzoni che vorrei far fare come cover a qualcuno, ma sicuramente sarei curioso di sentire King Krule cantare Lancia Delta Integrale.
La tua canzone di cui vai più fiero? Non è ancora uscita però si chiama Paris Bipolaire.
La più apprezzata dal pubblico? Lancia Delta o Tom Ford.
Il posto più bello in cui hai suonato? Spazio Fontanella.
Quello in cui vorresti suonare? Madison Square Garden.
Ristorante e bar preferiti nella città dove vivi? Non è un ristorante, però sicuramente ho mangiato tante volte da Giannasi e ho bevuto parecchie volte allo Zog (Milano).
E nella tua città natale? La Quercia a Campo de Fiori e il Bar Perù (Roma).
Cosa non puoi vedere addosso ad un uomo? Tutto è consentito in guerra e in amore.
E ad una donna? Idem.
Il momento in cui ti sei sentito professionalmente realizzato?Sto ancora cercando.
Credi nell’esistenza del concetto di bellezza oggettiva o pensi che esista solo quella soggettiva? Penso che ci siano delle cose che sono oggettivamente belle, ma questo è il mio pensiero che è soggettivo, quindi non saprei.
Dove andavi in vacanza da ragazzo? BRDX.
Hai mai provato qualche droga? No.
Credi che il binomio arte e droga sia solo un cliché? Decisamente sì.
Cosa consiglieresti a chi vuole fare il tuo mestiere? Non fermarsi alla cosa più facile, scrivere per mimesi è sbagliatissimo anche se all’inizio aiuta a sbloccare il processo creativo per poi cercare la propria vera voce, ciò di cui davvero si vuole parlare.
La miglior festa a cui sei stato? European Vampire a Spazio Fontanella e poi le feste dell’Hype organizzata a Mantova dai miei amici nell’epoca d’oro dell’indie rock.
Cosa avresti fatto se non avessi fatto il tuo mestiere? Il politico jazzista.
Secondo te nel mondo della musica ci sono più raccomandati o gente di talento? Siamo tutti figli di qualcuno di meno importante.
Pensi che il rapporto fra le nuove leve di musicisti e i social network sia imprescindibile per sfondare? Sarebbe bello riuscire a spezzare il binomio social/musica, però serve qualcuno di davvero coraggioso e coerente con se stesso. Non penso che sia un legame davvero così imprescindibile quanto il mercato discografico italiano voglia farci credere: se si guardano adesso i numeri delle grandi star di un certo genere musicale si può capire da soli che puntare solo su Instagram o Tik Tok sia un metodo ormai obsoleto e che sta fallendo sempre di più.
L’argomento di cui sei più esperto? Non farsi troppo male quando si cade.
Sei mai stato innamorato? Sì.
Ora sei innamorato? Sì.
Ti ricordi un tuo concerto particolarmente riuscito? Se sì dove stavi suonando? Penso che il più riuscito in assoluto sia stato a Spazio Fontanella.
Dove vivi? Milano.
Di dove sei? Roma.
Pensi la cultura sia a prescindere un bene per un individuo o credi che in alcune sue declinazioni faccia perdere all’uomo la sua purezza? La cultura è la cosa più importante che abbiamo, che rende capaci di espandersi all’infinito, che ci fa capire quanto sia bello apprendere, conoscere e immagazzinare informazioni su cose che poi ci portano ad essere ciò che siamo, altrimenti saremmo solo dei numeretti da vendere per l’algoritmo.
Che lingue parli? Italiano, francese e inglese.
Film preferiti? 8 1/2; 400 coups; Trainspotting.
Canzoni preferite? Ora direi: 5:15; The Angels Have Gone; Sheffield: Sex City; L’amore è Tutto qui di Piero Ciampi ma rifatta da Nada, e Ces Gens Là di Jacques Brel.
Band preferite? Iceage (leggi qui ’89 domande a Elias Bender Rønnenfelt) Beatles, Joy Division, Verdena.
Una band famosa che non ti piace? Mhhh Muse.
Una (o cantautore) italiana di oggi che ti piace? Fuera.
Uno che non ti piace? It Pop in generale.
Attori preferiti? Marcello Mastroianni, River Phoenix, Chloë Sevigny.
Libri preferiti? Deserto dei Tartari; Less Than Zero; Une Saison En Enfer; On The Road.
Vittorio Sgarbi
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Puoi farci una lista di almeno 5 persone famose che vorresti fra il pubblico ad un tuo concerto se potessi scegliere? Nick Cave, Mick Jagger, Joaquin Phoenix, Françoise Hardy, Neil Gaiman.
L’esperienza più folle che hai vissuto? Una volta sono stato arrestato a Londra perché pensavano che spacciassi crack e hanno sfondato la porta di casa mia più quella della mia stanza ed è finita che hanno capito di aver palesemente sbagliato casa e prima che potessi dire “a” la mia agenzia dell’epoca mi ha rispedito a Roma in aereo.
Personaggio storico preferito? Tenco.
Personaggio dello show business preferito? Tenco.
Puoi definirti con un aggettivo? Stanco.
Serie tv preferite? Madman; Better Call Saul; This is England.
Ti ricordi il primo disco che hai comprato? The Sound of The Smiths e Appetite For Destruction.
Qual è il tuo pensiero sull’esito dell’esperimento di Banksy in cui ha venduto per pochi dollari le sue opere per strada? Pensi che generalmente agli occhi di un osservatore il valore di un’opera sia dato dal contesto in cui la si vede? Sicuramente è vero, anzi a volte il valore intrinseco di un’opera artistica è proprio dato dal contesto in cui la si propone perché è il modo più semplice di veicolare lo sguardo dello spettatore a vedere quello che si vuole che lui veda. Tom Ford seulement parce que ça sonne bien.
Pensi che sia corretto dire che il mercato dell’arte definisce ciò che è considerabile arte e cosa no? Credo che pensare di definire l’arte sia un concetto già sbagliato di per sé anche se purtroppo è vero che la domanda influenza il gusto, ed è sempre stato così dall’inizio dei tempi. Non lo so, a me piacciono cose abbastanza mainstream a livello puramente artistico purtroppo, non ho un gusto particolarmente raffinato per artisti e progetti oscuri quindi potrei dire si sì, a malincuore la richiesta maggiore di un artista rispetto ad un determinato mercato influenza anche il gusto di cosa possa essere considerato arte e cosa no.
Conosci più uomini o più donne intelligenti? Per fortuna conosco persone intelligenti a prescindere da come si identificano o chi sono però forse con le donne, e con una in particolare ho provato gli stimoli culturali più belli della mia vita.
Provi invidia per qualcuno? Se sì per chi? Provo invidia sempre di me stesso un secondo prima di chiedermi di chi provi invidia.
La cosa che più ti fa incazzare nel mondo d’oggi? Il disinteresse dei miei coetanei nei confronti della politica e della cultura intesa come bene comune e non come dosi di seratonina da consumare come anestetico contro la vita moderna e i suoi problemi.
Il bene materiale che più desideri ed invidi? La possibilità di ritirarmi per sempre dentro una biblioteca e strappare a morsi ogni brandello di ignoranza che mi rimane nel corpo.
La dote che vorresti avere e che non hai? Essere onesto con me stesso.
Quanto conta per te il denaro da 1 a 10? Il denaro come carta spesa rappresenta la libertà e la catena dell’uomo moderno, ma vorrei poter bruciare tutti i soldi del mondo per vedere che cosa saremmo capaci di fare senza nessun tipo di guadagno possibile, o almeno non in termini capitalistici.
Si vive meglio sapendo più cose o ignorandole? Forse l’ignoranza di non avere alcuna idea di perché si è al mondo è la chiave della felicità ma preferisco essere un eterno infelice piuttosto che vivere senza chiedermelo anche per un solo secondo, si scrive meglio quando ci si scruta dentro e come dice qualcuno di già citato qui sopra, quando sono felice esco.
Se potessi leggere quest’intervista di qualcuno che conosci chi sceglieresti? Sarebbe bello sentire qualcuno di giovane che si occupa di politica o di attivismo, tipo Diletta Bellotti (@dilettabellotti) che si occupa dei diritti di lavoratori e delle lavoratrici della terra, nonché di mobilitazione giovanile in generale.